Wednesday, August 3, 2011

La Grande Truffa

tutti spesso prendiamo le cose per scontate e non ci poniamo molte domande. che so, da dove viene l'acqua?

ho sempre avuto difficolta' a capire come e' possibile che posso avere una ottima cena in cambio di un pezzo di carta variamente colorato, credevo a un certo punto che se mi presentavo alla banca centrale con quel pezzo di carta avrei potuto scambiarlo con oro zecchino. mi sbagliavo, anche se una volta era cosi'. e comunque, da dove viene quell'oro che la banca custodisce gelosamente nelle proprie casseforti? lo ha comprato il governo come contropartita per i soldi di carta?

solo di recente qualcuno e' stato in grado di spiegarmi l'origine dei soldi in maniera che lo potessi capire. a volte le cose sono assai piu' semplici di come certi professori le spiegano. forse le fanno complicate per sembrare piu' eruditi. o forse c'e' un motivo nascosto?

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una volta l'economia si basava sul baratto. io ti do una mela e tu mi dai una pera.
questo sistema pero' ha un grave difetto, ci deve essere una doppia coincidenza di interessi tra me e te, e questo spesso e' difficile da ottenere. se io ti vendo un tornio, che possibilita' ci sono che tu possa avere un oggetto dello stesso valore che mi possa interessare?

posso pero' venderti il tornio, un oggetto non molto maneggevole e commerciabile, in cambio di una merce facilmente commerciabile, per esempio mele. tutti mangiano mele. pero' per un tornio mi dai 2 tonnellate di mele, e probabilmente esse si guastano prima che me le posso mangiare o vendere tutte.

dopo secoli di scambi ed esperimenti, ecco quindi che l'oro viene universalmente (o quasi) adottato come "moneta" per commerciare. l'oro ha vari vantaggi. vale molto quindi ne basta poco, non sarebbe pratico andare a comprare una auto portanto mele o piombo come merce di scambio.
non ha usi industriali o quasi, si puo' coniare in vari tagli, non si consuma o degrada, e cosi' via. ed e' universalmente conosciuto ed accettato.

in qualunque economia di scambi lo sviluppo di una "moneta" e' inevitabile, per esempio in carcere, dove non e' permesso usare soldi, si usano le sigarette come "moneta"

questa "moneta" e' insomma una merce come un'altra, che e' privatamente prodotta e posseduta, e che e' la merce piu' facilmente scambiabile, usata per facilitare lo scambio di beni e servizi. ed e' questa la sua unica funzione: facilitare gli scambi economici.

che c'entra quindi il governo (per governo intendo lo stato centrale, che include anche il governo vero e proprio, le burocrazie, eccetera) coi soldi?
come vedremo, non dovrebbe entrarci per nulla, come del resto per praticamente tutto il resto di cui il governo purtroppo si occupa
e come per anche tutto il resto e anche peggio, il coinvolgimento del governo in questioni monetarie si risolve in un pessimo affare per la gente

veramente pessimo. quasi quasi lo chiamerei la madre di tutte le inculate.
se non vi comprate forconi dopo aver letto questo blog, o siete scemi o... boh?

quindi la gente scambia felicemente beni usando monete di oro o argento, che sono coniate da vari istituti in concorrenza tra di loro.

un bel giorno lo stato centrale decide, per la sicurezza e protezione del cittadino, di assumere il monopolio del battere moneta.

in questo modo i poveri cittadini saranno protetti dai maligni produttori privati di conio in regime di libero mercato, che come si sa tendono ad essere avidi imbroglioni (anche se cio' e' assai improbabile in regime di concorrenza) e avranno la certezza che le monete coniate dallo stato avranno la loro giusta quantita' di oro della giusta purezza.

per fare cio' lo stato requisisce tutto l'oro e argento, lo fonde e con esso produce le uniche monete d'ora in poi legali: quelle della zecca centrale..

si conclude l'atto primo della saga monetaria: l'assunzione del monopolio del battere moneta da parte dello stato centrale, che come tutti sanno e' saggio, onesto, non mente mai e decide sempore nell'interesse del cittadino

questo sistema, dove la moneta consiste in oro o altri metalli preziosi, e' conosciuto come "gold standard", cioe' la moneta consiste in oro o titoli legati all'oro

infatti, siccome non e' esattamente pratico circolare con le tasche piene di metalli pesanti, nascono dei biglietti di carta che altro non sono che delle ricevute di una banca dove io ho depositato dell'oro. tali ricevute sono di fatto della "carta moneta", cioe' carta che pero' mi da' il diritto di presentarmi presso la banca che la ha emessa e chiedere che mi venga consegnato l'oro che il titolo attesta io possiedo.

il fatto di avere il monopolio del conio della moneta mette lo stato centrale in una invidiabile posizione, infatti esso avendo il controllo dell'emissione di moneta ed essendo normalmente sempre a corto di contante, cade inevitabilmente nella tentazione di intraprendere azioni di falsificazione, proprio quelle azioni dal quale lo stato dice di voler proteggere i propri cittadini. diventa infatti una pratica molto comune quella di, periodicamente e magari in coincidenza con un cambiamento di re o di imperatore e con la scusa di cambiare le effigi stampate sulle monete, richiamare le monete, fonderle e riconiarle ma con meno oro dentro. la moneta ha quindi lo stesso valore di faccia ma meno valore intrinseco.

questa pratica, conosciuta come "coin clipping", e' regolarmente avvenuta nella storia.

http://en.wikipedia.org/wiki/Coin_clipping

ma la fame di soldi dello stato centrale e' assai piu' grande di quanto possa essere soddisfatta dal poco oro che si puo' sottrarre dalle monete senza che la gente cominci a protestare vivacemente. d'altro canto questo limare le monete e' un vero e proprio furto alla popolazione, visto che l'oro appartiene ad essa ed e' il prodotto del loro lavoro.

inizia quindi il secondo atto: lo stato dichiara che d'ora in poi esso sara' il solo a poter stampare questi titoli attestanti un deposito in oro, e cio' sottintende il fatto che tutto l'oro contropartita dei titoli stampati passa sotto la custodia dello stato centrale. questo atto in genere e' accompagnato da una legge che rende l'uso dell'oro illegale per scambi e commercio, questo magari in corrispondenza di qualche guerra e con le solite scuse patriottiche. oppure lo stato mantiene una piccolissima circolazione di moneta d'oro o argento ma si appropria del grosso del malloppo, usando la potentissima arma delle leggi.

questo coincide con l'inizio di una falsificazione su larga scala: lo stato centrale ha tutto l'oro o quasi e in circolazione c'e' solo carta o quasi. nulla a questo punto impedisce allo stato centrale di cominciare a stampare carta moneta che non ha un corrispondente in oro depositato nelle casseforti statali, questo basandosi sul fatto che solo una minoranza di persone cerca di riscattare l'oro corrispondente alle banconote di carta. questa carta viene usata per finanziare guerre, burocrazie, apparati clientelari, lavori pubblici e tutti i vari stratagemmi usati dallo stato centrale per assicurarsi la propria esistenza e crescita.

a questo punto devo aprire una parentesi per introdurre il concetto di inflazione (e deflazione) e di valore della moneta. sul quale sono certo qualcuno avra' da ridire perche' usero' i concetti della scuola di economia austriaca e non i concetti che sono universalmente accettati nell'economia "convenzionale", cioe' quella approvata e certificata dagli stati centrali.

come abbiamo visto, in una nazione ci dovrebbe essere piu' o meno tanto denaro quanti beni sono stati prodotti. o comunque una quantita' legata ai beni esistenti.

e' altresi' ovvio che se bastasse stampare denaro non ci sarebbero piu' poveri al mondo, quindi ovviamente il denaro in se non vale nulla. esso dovrebbe semplicemente essere un titolo che rappresenta dell'oro depositato da qualche parte, e che ha un valore intrinseco.

in una economia stabile e "normale", a causa della sempre maggiore efficienza di produzione e della migliore tecnologia, di media i prezzi dei beni dovrebbero scendere, come in effetti capita per certe cose come l'elettronica di consumo, dove gli aumenti di efficienza sono sempre superiori a qualunque inflazione.

tale fenomeno si chiama deflazione, e dovrebbe essere un fenomeno positivo. invece viene unviersalmente considerato dagli economisti come una vera calamita'. cio' perche' costoro considerano la deflazione come un calo di prezzi causato da scarsa domanda, cioe' da una crisi economica. e anche perche' gli economisti sono in genere "intellettuali" al soldo dello stato, e che quindi dall'inflazione traggono vantaggio mentre traggono svantaggio dalla deflazione.

gli stessi economisti e quasi tutta l'opinione corrente considerano l'inflazione come un aumento dei prezzi causato da domanda superiore all'offerta (quindi scarsita' di beni) o piu' spesso come l'effetto della avidita' di imprenditori e speculatori.


da wiki: L'inflazione, in economia, indica un generale aumento continuo dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta

totalmente fuorviante e illogico. se i prezzi aumentano il potere di acquisto non diminuisce, solo servono piu' soldi a pari potere acquisto. questo dimostra quanto malinteso e mistificazione ci sia dietro l'inflazione.

la scuola austriaca identifica l'inflazione come un effetto causato dall'aumento dei soldi in circolazione, che quindi perdono valore, richiedendone quindi di piu' per acquistare un chilo di pane. io trovo questa spiegazione come molto piu' logica e credibile, cosi' come penso che la spiegazione data in genere sulla deflazione sia solo una scusa per stampare denaro.

ovviamente se i soldi in circolazione aumentano e' per via dello stato centrale che stampa soldi piu' di quanto la crescita dell'economia permetta. ponimao in fatti che uno stato fiscalmente e monetariamente responsabile stampi solo la moneta equivalente all'aumento di ricchezza della nazione, e usasse questo denaro per costruire per esempio strade e porti. in tal caso l'inflazione rimarrebbe a zero, ma la ricchezza sia privata che pubblica aumenterebbe.

sia ben chiaro pero' che quando tizio e caio estraggono un chilo di tartufi dal terreno e lo stato stampa la carta moneta equivalente ai tartufi estratti, lo stato sta di fatto imponendo una tassa pari al 100% del bene prodotto. se pero' usa questa tassa per costruire infraastruttura pubblica tutti ne hanno vantaggio. ma lo stato ovviamente non si accontenta e stampa sempre piu' denaro, sottraendo alla popolazione i frutti del proprio lavoro e sottraendogli la possibilita' di godere di prezzi in calo grazie al miglioramento dei processi produttivi. se lo stato non stampasse denaro extra i tartufi estratti causerebbero un calo del loro prezzo.

dovrebbe essere chiaro quindi che stampando piu' denaro il suo valore viene diluito e il suo potere di acquisto diminuisce.
pero' questo processo non e' a somma zero, e di fatto chi stampa soldi e li spende per primo ha in mano un valore reale, mentre tutti gli altri si ritrovano in mano soldi svalutati. stampare denaro e' quindi l'equivalente di una tassa, o meglio di un furto, e se qualcuno non capisce il concetto me lo dica che aggiungo una spiegazione

esiste un altro modo di produrre inflazione, ed e' quello di creare denaro virtuale, il che e' una specialita' delle banche, che pero' trattero' a parte.

la somma del denaro stampato dallo stato e dalle banche diluisce quindi il valore della moneta circolante. rimane il fatto che sinche' lo stato applica un "gold standard", cioe' la moneta e' legata al valore dell'oro che e' depositato da qualche parte, non e' possibile imbrogliare piu' di tanto. non a caso i periodi di "gold standard" sono stati caratterizzati da stabilita' monetaria e finanziaria.

a questo punto arriva il terzo e finale atto:

lo stato centrale dichiara la sua uscita dal gold standard, e trasforma la carta moneta da un titolo che da diritto a essere cambiato con oro a un pezzo di carta che non da diritto a nulla se non a essere cambiato con un altro pezzo di carta identico. siamo quindi alla "fiat money", moneta che rappresenta solo se stessa ed e' garantita, per cosi' dire, dallo stato, anche se non si sa bene con cosa.

lo stato centrale a questo punto incamera l'oro, che e' ne' piu' ne' meno confiscato (ricordiamoci che esso apperteneva a NOI, che siamo stati gonzi abbastanza da accettare un titolo di carta da una istituzione totalmente truffaldina e priva di credibilita'), e nulla piu' si frappone tra lo stato centrale e la piu' grande opera di falsificazione mai esistita: lo stampare moneta senza limiti, il che costituisce una tassa, o meglio un furto, assolutamente surretizio e non dichiarato e che non figura da nessuna parte.

il valore della moneta decresce continuamente, e la gente e' costretta a remare controcorrente per mantenere un tenore di vita invariato o in crescita.

(ricordate quando fu introdotto l'euro, come lo stato italiano fece sparire in fretta e furia i prezzi in lire e come immediatamente i prezzi cominciarono a crescere? e se la banca centrale avesse barato sulla quantita' di banconote in lire in circolazione e avesse stampato assai piu' euro? quando l'euro fu introdotto la banca centrale era gia' di proprieta' di banche private (grazie mille, mister sottile, maledetto imbroglione) che cosi' potrebbero aver approffittato della occasione per arricchirsi enormemente alle nostre spalle. ed e' mia ferma convinzione che sia successo proprio questo.)

lo stato centrale ovviamente imbroglia anche sulla inflazuone ufficiale, con "panieri" semplicemente ridicoli, al fine di poter continuare a falsificare moneta che diventa una tassa nascosta.

lo stato in questo modo riesce a trangugiare tutto l'incremento di PIL prodotto , nella sua insaziabile fame di denaro.

quando vedete che il franco svizzero sale di valore rispetto all'euro state solo assistendo al misfatto della ECB che stampa soldi che perdono di valore. non e' il franco a salire, ma l'euro a scendere. in meno di un anno vi e' stato levato, oltre alle tasse, un altro 20% che ha colpito non solo il vostro stipendio ma tutto cio' che avete risparmiato.

ma questa e' solo una parte della grande truffa, che ha nelle banche il secondo e forse piu' importante attore.

avendo ora sistemato il falsario numero uno, lo stato centrale, rimane da inquadrare il falsario numero due e fiancheggiatore dello stato nella megatruffa della sistematica falsificazione del denaro e furto delle proprieta' dei cittadini: le banche.

in origine ci sono due tipi di banche:

1- le banche prestiti, che funzionano cosi': tizio porta il suo oro alla banca e glielo cede per un certo periodo in cambio di un certo interesse. la banca quindi a sua volta presta questo oro a caio che lo fa fruttare in qualche modo e lo restituisce alla banca con interessi, in modo che essa la possa restituire a tizio. la differenza tra gli interessi pagati da caio e quelli corrisposti a tizio e' il profitto della banca. la forbice degli interessi viene mantenuta a livelli ragionevoli dalla concorrenza tra banche

2 - le banche di deposito, che funzionano cosi': tizio porta il suo oro alla banca per mantenerlo al sicuro, e la banca consegna un titolo sostitutivo dell'oro a tizio, che paga un tot alla banca per il servizio di tenere il suo oro al sicuro.

in una gigantesca collusione tra stato e banche, al fine di poter truffare il cittadino, a un certo punto e' stato permesso alle banche di poter fare ambedue le cose contemporaneamente.

il risultato e' che tizio deposita dell'oro per tenerlo al sicuro e la banca, a insaputa di tizio, lo presta a caio.
la banca a questo punto si accorge che siccome nessuno ritira o usa l'oro allo stesso tempo, comincia a prestare lo stesso oro a diverse persone sotto forma di titolo, lo stesso tipo di titolo rilasciato a tizio quando ha depositato dell'oro per tenerlo al sicuro.

questa, dopo quella dello stato centrale, e' la piu' grande truffa a base di contraffazione di denaro che viene giornalmente operata ai danni del cittadino da tutte le banche del mondo e che si chiama fractional reserve banking.

la banca in questo modo moltiplica il denaro producendolo dal nulla, e contribuendo quindi all'ulteriore incremento dell'inflazione.

se non erro il limite minimo di riserve delle banche in italia e' del 10%, il che significa che la banca moltiplica per 10 ogni euro depositato, ma tramite altri vari trucchi e inganni la "leva" e' in realta' molto piu' grande, intorno a 25. la banca cioe' presta 25 volte i soldi che realmente ha in deposito.

tale attivita', se effettuata da privati, sarebbe una serie di reati penali che vanno dalla truffa alla contraffazione, ma fatto dalle banche si chiama... banca. nell'era del denaro elettronico per creare soldi dal nulla alla banca basta cambiare un numero su un record di un archivio, e visto che una enorme quantita' di transazioni ormai viene fatta senza uso di denaro fisico (che gia' di per se e' solo carta), si vede come questo crei a questi signori un enorme occasione di truffarci ancora piu' di quanto abbiano fatto in passato, e spiega la usuale difficolta' che hanno le banche a consegnarci del denaro contante. spiega anche le ridicole norme antiusura o antimafia che impediscono di spostare cifre rilevanti in contanti: se la cosa prendesse piede le banche andrebbero fallite perche' esse in realta' hanno solo una minuscola frazione del denaro che maneggiano, e ogni transazione in contanti deve essere scoraggiata quanto piu' possibile.

questo spiega perche' gli stati centrali stiano facendo carte false piu' di quanto fanno normalmente per salvare i loro complici e fiancheggiatori delle banche, senza i quali la megatruffa monetaria non potrebbe essere operata.

le continue crisi e recessioni tipiche degli ultimi decenni sono, secondo gli economisti austriaci, il logico aggiustamento di economie dove il denaro viene sistematicamente creato dal nulla e quindi ogni tanto va "distrutto" per riportare un certo equilibrio nel sistema e ripartire ancora piu' alla grande nella megatruffa che stato e banche portano avanti ai nostri danni.

anche se sembra proprio che la fine si avvicini, i tizi nelle banche e stati non vogliono essere quelli che si bruciano le dita col cerino e inventano metodi sempre piu' stravaganti per posticipare il giorno del giudizio monetario.

un'altra grande, abile truffa ormai perpetrata da decadi sono gli indici di inflazione sistematicamente falsificati, il che ha un effetto perverso e molto negativo.
il perche' i governi falisficano i dati inflazionari e' ovvio. essi non vogliono che il pubblico si renda conto del fatto che lo stato e il suo complice la banca stanno stampando soldi, svalutando in tal modo i soldi che noi abbiamo in tasca.
cosa c'entrano gli interessi con questo? semplice.
gli interessi sono il premio che tizio vuole per non spendere le sue 1000 lire oggi, ma tra un anno, cioe' RISPARMIARE.
il risparmio e' la base del capitalismo. senza capitale, cioe' denaro risparmiato, non esiste capitalismo.
perche' la gente risparmi il tasso di interesse deve essere elevato abbastanza da motivare la gente a risparmiare anziche spendere. ma il tasso di interesse deve essere superiore al tasso di inflazione. se ho in tasca 1000 lire e oggi ci compro 100 caramelle ma domani, per via dell'inflazione, solo 90, e il tasso di interesse e' di 5 caramelle, chi me lo fa fare di risparmiare le 1000 lire? oggi compro 100 caramelle e domani solo 95. quindi le caramelle le compro oggi.
questo provoca una distruzione sistematica del risparmio, e quindi del capitale, distruggendo la base della nostra economia. con tassi di risparmio del 30%, non c'e' da stupirsi se la cina fa passi da gigante sulla via del capitalismo.

ma la fame di denaro di stati e banche e' insaziabile, e la necessita' di ulteriori truffe ai danni del popolo sorge continua.

il primo gennaio 2002, tra il tripudio generale, la nuova moneta europea viene introdotta in circolazione.

ma alcune strane cose succedono subito dopo. mentre in altre nazioni il prezzo nella vecchia moneta rimane molto usato (in spagna o francia la gente raramente parla di euri quando si cita il prezzo di qualcosa) in italia la parola lira viene rapidamente fatta sparire, e nel contempo i prezzi delle cose cominciano a salire vorticosamente. con una certa lentezza gli stipendo seguono ma c'e' un enorme trasferimento di ricchezza e riallocazione di risorse.
molti colpevoli vengono indicati: il tasso di cambio stabilito in maniera iniqua anni prima, l'avidita' dei verdurai, la mancanza di cartamoneta sotto i 5 euri (10mila lire, quando prima c'erano pelomeno le 1000 lire in carta, 20 cents) ma io ho una altra teoria: la banca d'italia, ormai dal 92 di proprieta' delle banche private italiane e dell'INPS, hanno stampato, in carta moneta vera o viortuale, assai piu' euri di quante lire c'erano prima, provocando in un colpo solo una inflazione locale del 30-50%
permane un fenomeno tutto italiano: la cronica scarsita' di monete, un fenomeno misterioso sempre esistito da quando ero bambino (chi si ricorda gli asegni da 100 lire che per qualche tempo circolaloro, o le caramelle date di resto) e che non ha alcun motivo di esistere in italia con l'avvento dell'euro.

un'altra cosa strana e' che mi ricordo di un esponente del governo che ai tempi lamentava il fatto che ancora un enorme quantita' di lire non era stata cambiata.

la realta' e' che il monopolio monetario di monete non redimibili in oro e' una arma enorme nelle mani di banche e governi al fine di derubare i cittadini di fette enormi della loro ricchezza, e banche e governi non si sono fatti nessun scrupolo in cio', e la prova e' anche il salvataggio delle banche del 2008.

il che e' solamente la continuazione in scala sempre maggiore della grande truffa monetaria.


le nostre economie sono in realta' ormai costruite sulla gigantesca truffa monetaria, cioe' su denaro inesistente. il che decreta un semplice fatto: il sistema e' destinato a collassare periodicamente e in maniera sempre peggiore, con riaggiustamenti e distruzione di ricchezza fasulla, purtroppo anche in mano alla gente comune.

allego qui di seguito anche quello trovato sul sito www.antiequitalia.org

http://www.antiequitalia.org/il-furto/

che fa una succinta descrizione della cessione di bankitalia alle banche private italiane, fatto in circostanze molto fumose.
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IL POPOLO TRUFFATO : SCACCO MATTO IN 4 MOSSE


Sin da quando è stata costituita la Banca d’ Italia , per gli istituti di emissione di moneta, esisteva l’obbligo della riserva aurea, necessaria per garantire la convertibilità della moneta emessa con oro , corrispondente al suo valore di mercato.

L’obbligo di garantire le emissioni con parità aurea era stato istituito per dare certezze di stabilità delle banconote emesse (dopo la pausa bellica, il suo ripristino è stato finalizzato alla convertibilità delle monete anche per la creazione di un sistema di compensazione multilaterale delle bilance dei pagamenti al termine della guerra).

Ma ai grandi speculatori servono sconquassi, con alti e bassi delle crisi, per profittare in borsa.

1

E nel ferragosto del ’71, gli americani (con dichiarazione unilaterale di inconvertibilità del dollaro in oro), pongono fine al regime dei cambi fìssi instaurato dagli accordi, che sino ad allora aveva consentito lo straordinario sviluppo dei popoli dei paesi che vi avevano aderito.

Così, mancando ogni forma di controllo multilaterale sulle emissioni monetarie, queste venivano decise autonomamente dalle rispettive banche centrali, risultato : negli anni successivi al ‘71 è iniziata la pericolosa instabilità monetaria, che per il nostro paese ha avuto per conseguenza la crescita del debito pubblico.

Infatti, seguendo il loro esempio, la Banca d’Italia ha continuato ad emettere moneta, ma con la differenza, che la stampa delle banconote è proseguita : a) senza la garanzia della convertibilità aurea e b) a esclusivo vantaggio della sola Banca d’Italia, che:

2

- da tipografia incaricata dell’emissione per conto dello Stato, è furtivamente è divenuta proprietaria della moneta emessa,

3

-e poi l’ha prestata al ns. governo ! Con la conseguenza che già nel 2000, quando è stato introdotto l’euro, il debito pubblico di noi cittadini, è arrivato alla folle cifra di 2 Milioni di miliardi di lire.

La Banca d’Italia, come istituto pubblico, doveva operare per conto del cittadino ed emettere banconote per conto dello Stato, poiché lo Stato, cioè il cittadino, non ha mai inteso regalargli la sua sovranità.

Ma questo si è fatto con la riforma bancaria del Governo Amato del ’92 e la trasformazione da Istituti di Diritto Pubblico in private Banche S.p.A speculative, senza far restituire le azioni di Bankitalia allo Stato italiano, titoli onorari e non commerciabili sul mercato azionario.

A questo punto, diversamente da come recita il suo logo, la Banca d’Italia s.p.a, non solo non è di proprietà dello Stato italiano, ma – più grave – non agisce neanche per nostra delega .

I suoi proprietari azionisti sono banchieri privati : Gruppo Intesa-San Paolo (44,43%), Gruppo Unicredito – Banca di Roma ( 22,12%), Banca Carige (3,96%), Bnl (2,83%), Monte dei Paschi di Siena (2,50%), Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%) che insieme ad altre banche minori e all’INPS col 5% sono detentrici dell’intero capitale sociale della Banca d’Italia, pari ad € 154.937,07, (corrispondenti a neanche 300 milioni di vecchie lire).

Ne consegue, che, gli istituti di credito azionisti della Banca d’Italia (con quel ridicolo capitale di 285 milioni di lire), nel corso degli anni hanno lucrato un ingente signoraggio primario, fonte di autentica usura.

In conseguenza della politica creditizia delle Banche verso lo Stato (verso i cittadini) attuata prestando moneta la cui sovranità appartiene al popolo, poiché si tratta di mera carta stampata (i cui valori sono attribuiti e riconosciuti per mera convenzione), stante la totale assenza di patrimonio dell’ente emittente tutte le banconote circolanti convenzionalmente riconosciute tali , sono invece da considerarsi alla stregua di autentici assegni a vuoto.

Tale sistema è stato attuato unicamente affinchè le banche azioniste della Banca d’Italia potessero lucrare il cosìdetto signoraggio primario, ovvero lo spread tra il costo di produzione delle banconote (carta e stampa) e il valore facciale delle banconote.

Il rapporto tra valore delle banconote stampate ed immesse in circolazione e i costi per carta (allestimento e stampa) è pari al 1% , così che ogni milione di lire stampate sino all’anno 2000 aveva un costo di sole 10 mila lire ed un ricarico di signoraggio di lire 990 mila, pari al 990 % giornaliero.

Tale assunto è stato anche confermato dalla sentenza emessa nel 2005 dal Tribunale di Lecce a seguito della C.T.U. che ha statuito il principio che la moneta non è da attribuirsi né alla Banca d’Italia e né tantomeno della Banca Centrale Europea, ma al popolo sovrano, così affermando che la proprietà della moneta è degli italiani. Cioè è nostra !

Il signoraggio accertato di cui hanno invece beneficiato le banche azioniste dal 1998 al 2004?ammonta a oltre 5.023 milioni di euro, autentico reddito di cittadinanza SOTTRATTO sulle sole?banconote circolanti negli ultimi sette anni, che avrebbe consentito agli italiani di evitarsi il pagamento di imposte di pari importo, con un alleggerimento del carico fiscale: dal 40% al 10% ! ! !

La moneta cartacea costituisce il 10 % delle operazioni finanziarie del sistema bancario (utilizzando le transazioni elettroniche), il signoraggio accertato va moltiplicato oltre 10 volte, equivalendo ad oltre 50 miliardi di euro in soli 7 anni, somma che si sono spartite le sue banche azioniste.

La restituzione della sovranità monetaria al popolo italiano comporterebbe due ineguagliabili benefici immediati:

1°) azzeramento del debito pubblico con conseguente eliminazione delle tasse disumane;

2°) destinare il signoraggio a reddito di cittadinanza per gli aventi diritto (Stato e Cittadini), che permetterebbe a tutti di divenire proprietari della propria casa di abitazione, aumentando il redditi da lavoro reale, con un’enorme diminuzione dei costi INPS.

Ancor oggi unici beneficiari dell’ingente signoraggio rimangono gli istituti di credito detentori del 95% e l’INPS del 5%, unici attuali azionisti di Bankitalia, che consente loro di incamerare (sottraendolo al popolo sovrano) l’immane ricchezza.

Nel 2005 per le ipotesi del precedente governo Berlusconi di richiedere la restituzione delle azioni dell’Istituto Centrale in favore dello Stato, per la cessione del “portafoglio”, le banche azioniste ebbero la sfacciataggine di quantificare la richiesta dell’incredibile cifra di 14.700 miliardi di euro.

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Ma il pazzesco è che la Banca d’Italia s.p.a., nei suoi bilanci iscrive al passivo l’ammontare della moneta circolante di circa 14.000 miliardi di euro (la quota parte di banconote attribuite all’Italia dalla BCE Banca Centrale Europea).

E’ come dire al Governo (cioè a noi): “sono miei , se veli metto in circolo, me li dovete!“

Considerato che il costo di produzione della moneta non supera l’un per cento, e che è stata abolita dal ‘71 la riserva aurea per garantire la sua convertibilità da carta in oro, la Banca d’Italia riporta nei suoi bilanci un debito inesistente, solo per evadere l’ammontare reale del signoraggio primario che realizza annualmente.

L’importo del circolante dichiarato fa emergere che le banconote possedute dagli italiani ammonterebbero mediamente a 20.000 euro prò-capite, mentre l’ammontare delle transazioni quotidiane effettuate dalle banche con utilizzo di riserve frazionate e di moneta virtuale, supera la media quotidiana di 200.000 euro per cittadino.

Quindi il signoraggio bancario avviene non solo sul circolante, ma ancor più grave, anche su tutte le transazioni , pure quelle “virtuali” e senza alcun reale movimento di moneta, il cui ammontare globale supera ogni immaginazione!!!

La “passività” di 120.000 miliardi di euro nel bilancio dalla Banca d’Italia avrebbe ragion d’essere, se questo importo fosse di proprietà e da restituire alla Stato, l’unico in grado di garantire col patrimonio pubblico e col prodotto interno lordo, la moneta emessa ed a cui compete il signoraggio, che si trasformerebbe in remunerazione del circolante al saggio del TUR, Tasso Ufficiale di Riferimento in vigore, riappropriandosi della sovranità popolare della moneta, lo Stato si ritroverebbe immediatamente SENZA il debito pubblico, e in condizioni di abbattere il prelievo fiscale e contributivo ai minimi storici, reintegrati dal signoraggio che diverrebbe etico ed equivalente a reddito di cittadinanza.

Le nuove emissioni monetarie dovrebbero pertanto avvenire sull’andamento del Pil del Paese ed essere finalizzate ad opere pubbliche e progetti produttivi di reddito, i quali rafforzerebbero la patrimonialità dello Stato e creerebbero nuovi posti di lavoro, remuneratività occupazionale e l’immissione di circolante sul mercato solo a finalità produttive, senza creare inflazione.

Strappando la proprietà monetaria al sistema bancario, cesserebbero di colpo i negativi condizionamenti alla politica e alla vita dei cittadini, vittime di usura e nuovi schiavi dell’indebitamento pubblico e privato, che sta superando i 2.000 Miliardi di euro, benché proprietari per diritto della moneta circolante nel paese.

Tenuto conto che la proprietà della moneta è del popolo, si impone la sua restituzione alla sovranità popolare.

Si deve ricondurre il sistema bancario da speculativo ad istituzionale, atteso che le recenti vicissitudini dei titoli tossici che hanno messo in ginocchio l’economia mondiale, europea e nazionale, sono da imputarsi a vorace incapacità gestionale delle banche private.

Lo Stato Italiano rischia di implodere per indebitamento diretto e dei cittadini; il governo faccia restituire allo Stato le azioni della Banca d’Italia al suo prezzo di emissione e delegarla alla sua funzione di Istituto di Emissione e di Tesoreria dello Stato , anche in sintonia con gli accordi di Maastricht e con la BCE, unica soluzione che ridarebbe ossigeno al Paese e che concorrerebbe a riportare a livelli primari l’economia nazionale.

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quindi per concludere, caso mai ancora non lo abbiate capito, siete stati clamorosamente truffati e lo siete anche in questo esatto momento, e proprio da coloro i quali si dichiarano i vostri paladini e protettori e che vi chiedono quindi il voto cosi' da potervi truffare ancora di piu' in futuro.
un futuro che sostanzialmente non possedete piu', in quanto e' stato gia' ipotecato dai vostri regnanti, i quali godono di ricchezza e provilegi stravaganti ed enormi, e dovrete lavorare per generazioni per poter ripagare il colossale debito che e' stato fatto da altri ma a in nome (e danno) vostro.